Africano nel cuore e cittadino del mondo, Paul Naebo de Sio ha ricevuto nel 2007 il Premio Speciale Angelo dell'Anno per aver avviato a Jirapa (Ghana) un'attività non profit, offrendo così un mezzo di sostentamento all'orfanotrofio annesso. Dirigente di successo in IBM, ha lasciato la carriera per fondare Ray Foundation e creare crescita economica autosostenibile in una delle zone più povere del Ghana.
Paul, ci racconta come è nato il progetto Ray Foundation?
"Sono di Jirapa, nord del Ghana. Sono nato orfano, ma Dio mi ha dato la fortuna di essere stato adottato da una splendida famiglia italiana, che mi ha dato tanto amore e tutte le risorse per crescere con un'ottima istruzione. Ho sempre avuto un forte legame con l'Africa, ed ho sentito l'esigenza di restituire al mio Paese ciò che mi era stato donato. Senza progetti banali, altrimenti sarei stato ovvio, ma scegliendo la strada dello sviluppo autosostenibile".
In che modo nello specifico?
"Grazie all'informatica. Sì, avendo lavorato in IBM, Rank Xerox, Accenture o Ernst&Young, ho puntato sull'ITC, creando nel 2004 un centro internet, poichè Jirapa è priva di queste strutture ed ho quindi introdotto un servizio del tutto nuovo. I fondi raccolti da questo internet point venivano donati di volta in volta all'orfanotrofio della città. Purtroppo però, dopo l'alluvione di settembre 2007, il collegamento si è interrotto, ma si tengono ancora oggi corsi di formazione per introdurre i giovani nel mondo del lavoro".
Ha vinto il premio speciale Angelo dell'Anno, cosa significa per Lei?
"Ha un grande valore. É il nostro primo premio, nonchè unico riconoscimento pubblico. Lavoriamo senza ostentare, senza ricorrere al richiamo mediatico".
Che ricordo ha di quella sera al Teatro Dal Verme?
"Molto piacevole, è proprio un bel format. Una serata frizzante, giovanile e libera. Sì, perchè si ride e applaude con sincerità. E con Stefano Festa adesso siamo diventati amici".
Secondo Lei, come dovrebbe essere ricordato il Ghana?
"Il Ghana è un'icona in Africa, è stato il primo Stato ad ottenere l'indipendenza (nel 1957 dall'Impero Britannico, ndr). É ricca di energie e dovrebbe puntare sullo sviluppo di quelle rinnovabili. Come tutti gli stati dell'Africa dovrebbe essere aiutato non restando in attesa di fondi, ma ricevendo interventi concreti".