Intervista: Oriella Dorella

"Il concetto di angelo è qualcosa di evanescente ma nella vita ognuno può e deve esserlo..."

Prima ballerina etoile della Scala di Milano, attrice di teatro, da sempre attiva in ambito sociale. Oriella Dorella è stata madrina dell'Angelo dell'Anno nel 2004.

Quanto è importante l'Angelo dell'anno?
"il concetto di angelo è qualcosa di evanescente, di vago.. non so se realmente esistano gli angeli. Di certo c'e chi è capaci di andare oltre al proprio ego, alla propria realtà, alla storia individuale e mettersi in discussione per il prossimo, cosa tutt'altro che scontata oggigiorno. Ognuno dovrebbe fare questo, essere in tal modo un angelo in terra, per così dire... Io nel mio piccolo ho voluto dare una mano a Telefono Azzurro, nello Stato del Malawi, e nell'ambito dell'ospedale di Monza, nel reparto di cardio chirurgia. L'Angelo dell'Anno è una di quelle rare occasioni in cui dire Se si può fare una cosa bella e utile, facciamola... E non è poco!" 

E di Stefano Festa cosa ci dice?
"Stefano è una persona dal grande cuore, si mette in prima linea per ciò in cui crede e gestisce tutta l'iniziativa nel migliore dei modi, in modo geniale oserei dire. Certo, lui non è l'iniziativa, ma il braccio fondamentale per la sua riuscita. Il braccio che coglie i frutti, il mezzo senza cui tutto ciò non potrebbe esistere: non posso che parlarne benissimo."

Interviste a...

Cosa ne pensa della creazione di un nuovo premio rivolto a chi fa del bene attraverso il web?
"Io non sono molto pratica di computer e Rete: di certo riconosco a Internet il ruolo chiave nei nostri giorni di parlare a tanti, a quasi tutti, di arrivare a chiunque, trasmettendo molti messaggi- positivi o negativi che siano. Laddove può servire per promuovere idee così costruttive e utili al mondo, non può che essere importante e necessario. Ripeto, sempre senza scordare il fine ultimo dell'iniziativa: fare qualcosa di tangibile per aiutare chi soffre, in ogni ambito."