Il reporter Toni Capuozzo è uno dei volti più noti del giornalismo televisivo e ha ricevuto diversi premi di settore per la sua attività. Nel gennaio 2008 gli viene assegnato il riconoscimento Angelo dell'Anno nella categoria Comunicazione: questa volta non è solo la sua professionalità ad essere insignita, bensì la stessa messa al servizio della divulgazione e sensibilizzazione rispetto alle tante storie drammatiche di ogni angolo del mondo, raccontate nei suoi servizi.
Che valore dà a iniziative come quella voluta da Stefano Festa, volte a onorare gli atti di solidarietà e di aiuto verso il prossimo con l'istituzione di un premio?
"Queste onorificenze sono di grande incoraggiamento per chi si adopera nel sostegno altrui per continuare a fare sempre di più e sempre meglio. I premi non servono solo a dare una "patente" a chi si impegna nel sociale, ma anche uno stimolo necessario".
Angelo dell'Anno si distingue perchè è un omaggio simbolico, poichè a venire consegnate sono opere d'arte: un dipinto, un ritratto fotografico, un gioiello: non c'è denaro. Cosa pensa a riguardo?
"È un'iniziativa positiva, anzi nobile. I premiati non fanno solidarietà per essere ripagati in moneta. Mi pare assolutamente adeguato che chi si impegna a risolvere i mali del mondo venga appunto riconosciuto davanti alla società e ringraziato per quello che fa. Non tutto è monetizzabile, per fortuna".