Sergio Casartelli, Presidente Onorario Avis Milano, è intervenuto alla V edizione di Angelo dell'Anno (2004), partecipando alla commissione che selezionava i meritevoli, mentre l'Avis era presente come sponsor sociale. È con un po' di amarezza che ci racconta la situazione italiana.
In Italia si dona abbastanza? E a Milano?
L'Italia è spesso il fanalino di coda in Europa per numerosi aspetti, dall'economia all'ecologia. Ecco, anche per quanto riguarda la donazione non si smentisce. Il nostro Paese è sempre in condizione di dover ricevere plasma dall'estero.
Anche Milano soffre di grandi carenze, mancano circa 40.000 unità all'anno.
Cosa fare per stimolare l'importanza di questo gesto altruista?
Se non si comprende che donare il sangue è un dovere, tutto sarà sempre affidato al caso. Le istituzioni e la scuola possono fare tanto, imprimendo nell'animo degli italiani che la donazione di sangue non è solo un atto d'amore, ma un impegno di coscienza.
Cosa vuol dire a chi vuole cominciare a donare, ma non sa come muoversi?
È molto semplice: possono donare il sangue tutti coloro che rientrano nella fascia di età fra i 18 e i 60 anni e che pesano almeno 50 kg. Una volta eseguite le analisi di routine per verificare l'idoneità del candidato alla donazione, ci si può recare nei vari centri Avis o direttamente in ospedale e in 10 minuti è fatta. A Milano, per andare incontro ai lavoratori, si può donare anche di sabato, domenica e il giovedì dalle 17.30 alle ore 19.30.
Sono trascorsi quattro anni da quando partecipò alla quinta edizione del Premio Angelo dell'Anno, cosa le è rimasto nel cuore?
Sono felice che iniziative come queste divulghino, anche con manifestazioni divertenti, l'importanza dell'impegno per il sociale. Fu una serata coinvolgente di musica e spettacolo e alcuni dei candidati suggeriti da me sono diventati angeli, meglio di così?
Con Stefano Festa, l'ideatore di Angelo dell'Anno, in che rapporti siete?
Per lungo tempo ci siamo sentiti, poi la vita porta a percorrere strade diverse... ma ci siamo ripromessi di collaborare ancora insieme in futuro.
Quest'anno il numero dei premi si arricchirà del Premio Milanodabere.it, per chi si impegna nella solidarietà tramite il web. Cosa ne pensa?
Sono un forte sostenitore del web, infatti anche Avis Milano ha un sito decollato nel 2002 che ha raggiunto i 110.000 accessi, un gran successo dal mio punto di vista. Internet è un ottimo mezzo di comunicazione quindi ben vengano iniziative che operano attraverso la rete.